Diradamento dei capelli segnali, cause e rimedi
Come riconoscere il diradamento dei capelli e intervenire in tempo con rimedi efficaci.
Il diradamento dei capelli è un fenomeno progressivo capace di compromettere l’estetica personale e il benessere psicologico di ogni individuo. È determinante riconoscere tempestivamente i segnali e intervenire in modo mirato, prevenendo o rallentando tale perdita.
Le cause possono essere diverse, dalle ormonali fino a quelle legate allo stress. Approfondiamo meglio l’argomento.
Che cos’è il diradamento dei capelli e come riconoscerlo
Il diradamento dei capelli è una condizione caratterizzata dalla progressiva riduzione della densità capillare sul cuoio capelluto. A differenza della calvizie conclamata, in cui si assiste a una perdita marcata e definitiva dei follicoli, il diradamento è spesso graduale e inizialmente localizzato in zone specifiche, come la sommità del capo o le tempie. Tale condizione può colpire sia uomini che donne, con manifestazioni differenti in base al sesso e all’età.
I segnali dell’inizio del diradamento dei capelli sono talvolta subdoli. Tra i più comuni si osservano un aumento della caduta durante il lavaggio o la spazzolatura, una visibile riduzione dello spessore del capello, perdita di volume e la comparsa di aree del cuoio capelluto più visibili alla luce. Nei casi iniziali, i capelli appaiono più fini e fragili, mentre nelle fasi più avanzate si evidenziano veri e propri spazi vuoti.
Riconoscere i capelli che si diradano in una fase precoce è necessario per impostare un percorso di trattamento efficace. La diagnosi si basa su una valutazione dermatologica approfondita, eventualmente supportata da esami strumentali quali il tricogramma o la dermatoscopia.
Le principali cause del diradamento: ormoni, stress, genetica
Le cause del diradamento dei capelli sono molteplici e spesso interconnesse. Tra le più significative troviamo i fattori ormonali, genetici e lo stress, che possono agire individualmente o sinergicamente.
I fattori ormonali giocano un ruolo centrale, in particolar modo nei casi di alopecia androgenetica. Questa condizione, influenzata dall’azione del diidrotestosterone (DHT), comporta una miniaturizzazione progressiva dei follicoli piliferi, con una conseguente produzione di capelli sempre più sottili e corti. Nelle donne, il diradamento ormonale può essere associato a squilibri legati a menopausa, sindrome dell’ovaio policistico o uso di contraccettivi orali.
La genetica è un altro determinante da tenere sotto controllo, infatti chi presenta una predisposizione familiare alla perdita di capelli ha un rischio maggiore di sviluppare un diradamento precoce o accentuato. In questi casi, il pattern della perdita può seguire schemi ricorrenti, spesso riconoscibili già in giovane età.
Le analisi delle principali cause della calvizie possono portare oltremodo allo stress fisico ed emotivo. Un effluvio telogen (processo di caduta in aumento transitorio) potrebbe essere determinato da eventi traumatici, malattie gravi, periodo di intenso carico psicologico e interventi chirurgici.
Come prevenire e rallentare il diradamento dei capelli
La prevenzione del diradamento capelli passa attraverso un insieme di strategie che mirano a preservare la salute del cuoio capelluto e dei follicoli. Uno stile di vita equilibrato, una corretta alimentazione e l’utilizzo di prodotti adatti costituiscono la base di ogni programma preventivo.
Una dieta ricca di micronutrienti è essenziale dando priorità alle proteine, acidi grassi omega-3, ferro, zinco e vitamine del gruppo B (in particolare la biotina), per il corretto ciclo di crescita del capello. L’integrazione dovrebbe essere valutata caso per caso da un medico, sulla base di eventuali carenze evidenziate da esami del sangue.
È consigliabile usare shampoo delicati, formulati per uso frequente e privi di solfati aggressivi. La detersione regolare previene l’accumulo di sebo e forfora, due fattori che possono ostruire i follicoli e peggiorare la situazione. È opportuno evitare anche l’uso eccessivo di strumenti termici, tra cui piastre o phon ad alta temperatura.
Per chi è predisposto geneticamente o nota i primi segnali dell’inizio del diradamento capelli, può essere utile avvalersi di trattamenti preventivi mirati, sotto supervisione medica, confermando i risultati visibili delle fibre per capelli.
Rimedi cosmetici, naturali e farmacologici
Affrontare il diradamento dei capelli richiede un approccio multifattoriale, che può includere rimedi cosmetici, naturali e farmacologici, a seconda della gravità e delle cause sottostanti.
I rimedi cosmetici comprendono l’utilizzo di prodotti volumizzanti, fibre di cheratina per mascherare le zone diradate e lozioni stimolanti. Sebbene non agiscano sulla causa, migliorano l’aspetto estetico e il benessere psicologico del paziente. In ambito professionale, i trattamenti del peeling del cuoio capelluto o la radiofrequenza possono favorire la microcircolazione e la rigenerazione follicolare.
I rimedi naturali per il diradamento capelli includono degli oli essenziali (rosmarino, lavanda o menta piperita), i massaggi al cuoio capelluto e le applicazioni di aloe vera o amla. Anche se meno potenti dei trattamenti clinici, alcuni di questi rimedi hanno mostrato, in studi preliminari, una discreta efficacia nel migliorare la salute del follicolo.
Sul fronte farmacologico, i trattamenti più noti includono:
· Minoxidil: principio attivo topico ad azione vasodilatatrice, stimola la fase anagen del capello e prolunga la sua vita. È approvato per l’uso sia maschile che femminile,
· Finasteride: farmaco orale ad azione anti-DHT, indicato per gli uomini. Riduce la miniaturizzazione dei follicoli e rallenta la progressione della perdita;
· altri integratori specifici, formulati con aminoacidi solforati, vitamine e minerali, possono supportare il trattamento sistemico del diradamento.
In ambito medico-estetico, le tecniche del microneedling, la PRP (plasma ricco di piastrine) e la mesoterapia stanno guadagnando popolarità. Tali procedure stimolano i follicoli attraverso micro-lesioni controllate o iniezioni di sostanze attive direttamente nel cuoio capelluto.
Ogni trattamento deve essere personalizzato, evitando il fai-da-te e affidandosi agli esperti per evitare effetti collaterali o scarsi risultati.
Quando rivolgersi a uno specialista
Il diradamento dei capelli non è da considerare quale questione unicamente estetica, bensì segnale di squilibri fisiologici o sistemici che meritano attenzione medica. Rivolgersi a uno specialista in tricologia è consigliato in diverse circostanze:
· quando la perdita è improvvisa o intensa;
· se persistono aree del cuoio capelluto visibilmente diradate;
· nel momento in cui si nota un peggioramento nonostante l’adozione di rimedi casalinghi.
Un’analisi tricologica dettagliata permette di individuare il tipo di alopecia, valutarne l’entità e stabilire un piano terapeutico adeguato. Lo specialista potrà anche prescrivere test ematochimici, ecografie ormonali o biopsie cutanee in casi complessi, per escludere patologie sottostanti.
Per chi ha già capelli diradati, una consulenza dermatologica è consigliata per evitare trattamenti inefficaci o oltremodo dannosi. Nei casi avanzati, può essere valutata la possibilità di un trapianto di capelli, oggi realizzato con tecniche minimamente invasive e dall’aspetto naturale.